COLLEZIONE MARCO CURCI - IL GIRO DEL MONDO IN…UN SOLO GIORNO

Giovedì, 06 Aprile 2017

S.BERNARDO 1973

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Oggi, viaggiamo dalla Svizzera al Regno Unito con una cartolina del 1973, che ritrae una famigliola di San Bernardo.
Tutti abbiamo presente l’immagine di Barry, il San Bernardo più famoso della storia, che porta un bimbo sulla groppa. Barry(1800-1814) fu protagonista del salvataggio di almeno 40 persone. Alla sua morte, il corpo venne imbalsamato e conservato presso il Museo di Storia Naturale di Berna e, da allora, il miglior maschio di ogni cucciolata dell'allevamento dell'Ospizio del Gran San Bernardo prende il nome di Barry.

Questa razza, infatti, viene associata all’ospizio sulla cima del colle del Gran San Bernardo, fondato nell’XI° secolo per offrire un rifugio ai viaggiatori e ai pellegrini. Dalla metà del XVII° secolo, i monaci tenevano grandi cani da montagna destinati alla guardia, alla difesa e al trasporto di piccoli carichi (latte, formaggi). La presenza di questi cani è attestata da documenti iconografici del 1695 e da una nota negli atti dell’ospizio dell’anno 1707. Ma l'impiego che li rese celebri nel mondo fu quello di ausiliari dei canonici nel tracciare la pista nella neve fresca, prevedere la caduta di valanghe e ritrovare i viaggiatori dispersi col maltempo. Nell’immaginario comune è il cane gigante con la fiaschetta di grappa al collo: si tratta, però, solo di una leggenda “alcolica”.

Nel 1867, lo svizzero Heinrich Schumacher fu il primo a dare ai suoi cani dei documenti genealogici. Il libro svizzero delle origini fu aperto nel febbraio 1884. In occasione del congresso internazionale di cinologia, il 2 giugno 1887, il San Bernardo fu riconosciuto ufficialmente come razza d’origine svizzera con quello standard di riferimento.
Grande, imponente, l’andatura lenta e forte, con il testone possente e gli occhi languidi, il San Bernardo è un cane che non passa inosservato e, forse per quella sua aria da Star senza grilli per la testa, è stato spesso scelto dal cinema e dalla Tv.
Celebre il Buck de “Il richiamo della foresta” ", pellicola degli Anni '30, con Clark Gable. In Italia, famoso il Birillo del primo “Amici miei” (1975). Il più noto, forse, l'americano “Beethoven” negli Anni '90. I cultori, poi, citeranno anche il film “Fantozzi va in pensione” (1988) e "Cujo ", il thriller del 1983 tratto dal romanzo di Stephen King.
Per chi è stato ragazzino negli Anni Settanta, il San Bernardo è legato a due serie televisive.

Anno 1972, esce in Italia il telefilm “Vacanze all’isola del Gabbiani”, dall’omonimo romanzo di Astrid Lindgren del 1964. Una famiglia di Stoccolma decide di andare a trascorrere le vacanze nell’Isola del Gabbiani. La serie è la storia delle loro avventure. Tra cui l’incontro con Melina e il suo San Bernardo, Nostromo.
Vi ricordate la sigla?
Anno 1978, sbarca nella tv italiana la serie animata giapponese “Heidi”. Qui non vi chiediamo di ricordare la sigla, che certamente state già canticchiando, ma il piccolo accompagnamento musicale che sottolineava il passo lemme di Nebbia, il San Bernardo del nonno della piccola protagonista.
(fonti: ENCI, Wikipedia)

Silvia Sertorio

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I cani sono stati addomesticati e selezionati, in primis, come compagni di lavoro. Piano piano sono diventati sempre di più compagni di vita, traendo da questa vicinanza fisica e affettiva anche qualche buffa conseguenza.

Giovedì, 23 Marzo 2017

Collie (Pastore Scozzese) 1969

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Lassie è un cane di razza Collie, protagonista di decine di film, serie televisive, cartoni animati, fumetti e romanzi , a partire dal 1938.
Il racconto breve “Lassie Come-Home” (Torna a casa Lassie) dell'angloamericano Eric Knight fece la sua prima apparizione il 17 dicembre del 1938, quando fu pubblicato sul Saturday Evening Post. Racconta la storia di un Collie fedele, che percorre centinaia di miglia attraversando terreni impervi per tornare a casa dal suo amato padroncino. Il personaggio di Lassie fu ispirato a Toots, il pastore scozzese che lo scrittore regalò alla moglie, dopo la tragica perdita del cucciolo di famiglia in un incidente d'auto.

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