COLLEZIONE MARCO CURCI - IL GIRO DEL MONDO IN…UN SOLO GIORNO

Giovedì, 08 Giugno 2017

Bobtail, Gran Bretagna, 1972.

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Bobtail - Old English Sheepdog con cucciolo, Gran Bretagna, 1972.
Da non confondere con il gatto bobtail giapponese!


"Dio ha messo il pelo davanti agli occhi del Bobtail perché non veda i difetti di coloro che ama". E’ il motto internazionale degli amatori di questa razza per descrivere "l'anima" del Bobtail: un'anima buona.
L’Old English Sheepdog – questo il nome originale - è stato registrato come britannico, tuttavia, si pensa che i suoi antenati effettivi provengano da Pastori Europei di tipo Owtcharka e Bergamasco, incrociati con pastori locali. La razza è ora considerata autoctona, spesso chiamata Bob-Tail, coda corta. Forte, compatto, si distingue soprattutto per l’abbondante pelo che lo ricopre completamente. Fondamentalmente è ancora un cane da lavoro, rustico, intelligente e amichevole.
Diffusissimo negli anni ’80, oggi è un cane che non incontra più il gusto del grande pubblico, forse per le dimensioni non proprio contenute o per il pelo, indubbiamente impegnativo. La motivazione di razza, inoltre, è ancora molto forte: il Bobtail farebbe volentieri il cane da pastore, non è un gran cane da guardia, non è un gran cane da difesa, ma è certamente un pacioccone, sebbene più intelligente di quanto non lo abbiano sempre dipinto.
Lo ha ben capito l’illustratore Marco Barone che alla razza ha dedicato un volume, “Old English Sheepdog” del 2010, dove raccoglie le illustrazioni realizzate negli anni, una carrellata delle mille espressioni di questo cane.
Rimanendo nel mondo dei fumetti, non si può non ricordare che è un Bobtail Mosè, capo della comunità fattoria dove si svolgono le vicissitudini di Lupo Alberto.
“Le avventure senza tempo di Gary e Spike” sono una idea comics di Fulvio Bernardini. Le prime sei scanzonate storie comics del cane Gary (grosso Bobtail bianco) sono già uscite nella collana Alboink della Lapis Lapsus Edizioni tra il 2000 e il 2002.
Ambientate in precise e documentate aree geografiche del mondo, vedono Gary e Spike (altro cane di razza Chihuahua) alle prese con civiltà scomparse, luoghi misteriosi e antichi racconti Dolomitici di sapore medievale.
Dai fumetti ai cartoon, al bobtail è ispirato il cane pastore Sam Sheepdog dei Looney Tunes che si scontra con un lupo, Ralph the Wolf ,molto spesso scambiato per Will Coyote.

Nel cinema, il Bobtail ha ottenuto delle partecipazioni:
- Una apparizione ne “L’inafferrabile, invincibile Mister Invisibile”, film commedia del 1970 di Antonio Margheriti con inatteso protagonista, Dean Jones, volto storico delle produzioni Disney
- E’ il cane di Al Pacino in “Serpico” di Sidney Lumet, 1973
- E’ il compagno fidato di Duccio, il tassista interpretato da Diego Abatantuono in “Sballato gasato completamente fuso” di Steno, anno 1982.
- E’ Max, il cane del principe Eric nel film d'animazione “La Sirenetta”, Walt Disney, 1989
- Nel più recente “Ozzy, cucciolo coraggioso”, film di animazione spagnolo, anno 2017, è un bobtail uno degli amici del protagonista.
Due i ruoli in primo piano.
“The Shaggy Dog”, Walt Disney 1959, storia di un ragazzo che si tramuta in cane. Questo film in bianco e nero è stato trasmesso qualche volta sulla RAI, forse è più conosciuto She Shaggy D.A. (USA 1976) film approdato in Italia con il titolo "Quello strano cane di papà" .
E “Tobia, il cane più grande che ci sia” di Joseph McGrath, 1973.
Abbiamo trovato due romanzi. “La bambola di vetro” di Teresa Di Gaetano, pubblicato da Medit, include nella storia anche Jolly, un Bobtail.
Protagonista di una storia di e per bambini è il Bobtail di “Valentino, il cane amato da tutti” di Marina Epoque per Sismondi Editore.

Si dice, infine, che a un Bobtail abbiano dedicato una canzone i Beatles. “Martha my dear” fu scritta nel 1968 da Paul McCartney e secondo voci parlava alla sua cagnona. Il cantante disse, poi, di essersi ispirato alla storica fidanzata di quegli anni. A noi piace pensare che si possa cantare dell’amore letto e imparato negli occhi di un cane.


Fonti: Enci, “Ti presento il cane”, My Movie, blog.

 

Silvia Sertorio

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